...allora vieni, quando avrò perduto me stesso e non sarai più nulla.



Se per i buoni uffici del signor Nuri spedizioniere
la mia città, la mia Istanbul mi mandasse
un cassone di cipresso, un cassone di sposa
se io l'aprissi facendo risuonare
la serratura di metallo: dccinnn...
due rotoli di tela finissima
due paia di camicie
dei fazzoletti bianchi ricamati d'argento
dei fiori di lavanda nei sacchetti di seta
e tu
e se tu uscissi da lì
ti farei sedere sull'orlo del letto
ti metterei sotto i piedi la mia pelle di lupo
con la testa chinata e le mani giunte starei davanti a te
ti guarderei, gioia, ti guarderei stupito
come sei bella, Dio mio, come sei bella
l'aria e l'acqua d'Istanbul nel tuo sorriso
la voluttà della mia città nel tuo sguardo
o mia sultana, o mia signora, se tu lo permettessi
e se il tuo schiavo Nazim Hikmet l'osasse
sarebbe come se respirasse e baciasse
Istanbul sulla tua guancia
ma sta' attenta
sta' attenta a non dirmi "avvicinati"
mi sembra che se la tua mano toccasse la mia
cadrei morto sul pavimento.

La Moldava di Bedrich Smetana (Orchestra sinfonica di Praga diretta da Rafael Kubelik)
Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach (Glenn Gould)
Variazioni Goldberg - Aria di Johann Sebastian Bach (Glenn Gould)
Notturno Op. 9 No. 2 di Fryderyk Chopin (Arthur Rubinstein)






Pagina dedicata a Pasquale nell'aleatorio tentativo di colmare l'enorme vuoto che ha lasciato. Benvenuto, lascia pure il tuo messaggio.

Nome


Messaggio di MAGDA
30/01/2022 13:27

Ti ricordo sempre come un fiero combattente, sicuramente hai raggiunto quello che meriti.


Messaggio di CLARA
30/05/2019 02:06

I ricordi uniscono ciò che il destino ha voluto separare!


Messaggio di ALESSIO
04/01/2019 07:54

Oggi, e solo per oggi, siamo gemelli per davvero


Messaggio di STELLA
16/11/2018 14:21

❤️


Messaggio di MAGDA
24/09/2018 13:27

Il giorno 21 mi fa sempre pensare a te ........ ...


Messaggio di MAGDA
08/03/2018 13:15

ogni tanto il mio pensiero vola e ti raggiunge aspettando il momento di toccare il tuo.....


Messaggio di MAGDA
21/09/2015 12:27

Gli auguri te li faccio ancora....per me rimani sempre qui....


Messaggio di CLARA
18/04/2014 11:11

Ciao Amico caro, è tanto che non ti scrivo, ma nei miei ricordi ci sei sempre.
Ti ricordi di Amedeo Zaccaria? Anche lui sta vivendo un grande dolore: l’unica sua figliola, troppo presto, è volata in cielo, e ieri ha pubblicato una poesia, una poesia molto bella che io ti voglio dedicare:

Quando domani arriverà senza di me
e io non sarò là a vedere,
se il sole, sorgendo, ti troverà con gli occhi
pieni di lacrime per me,
vorrei tanto che tu non piangessi
come hai fatto oggi
mentre pensavi alle cose che non siamo riusciti a dirci.
so che mi ami tanto,
tanto quanto io amo te,
e ogni volta che mi penserai...
so che ti mancherò.
Ma quando domani arriverà senza di me
ti prego, cerca di capirmi,
è venuto un Angelo che ha chiamato il mio nome
e mi ha preso per mano,
e mi ha detto che c’era un posto pronto per me
lassù in cielo, molto in alto,
e che dovevo lasciare
tutti quelli che teneramente amo.
Ma quando mi voltai per andare via,
una lacrima mi bagnò il viso
perché per tutta la vita avevo sempre pensato
che la morte non sarebbe arrivata tanto presto.
Avevo così tanto da vivere ancora,
era rimasto così tanto da fare,
sembrava quasi impossibile
che fossi davvero sul punto di lasciarti.
Pensai a tutti i nostri ieri,
a quelli allegri e a quelli tristi,
pensai a tutto l’amore che ci eravamo donati,
e alla gioia che avevamo condiviso.
Se potessi rivivere il passato,
anche solo per un istante,
ti direi addio con un bacio
e forse ti vedrei sorridere.
Ma poi mi resi conto
che questo non poteva succedere,
che solo il vuoto e i ricordi
avrebbero preso il mio posto.
E se pensavo alle cose terrene
che avrei potuto rimpiangere domani,
pensavo a te, e quando ti pensavo
il mio cuore si riempiva di dolore.
Ma quando varcai i cancelli del Paradiso,
mi sentii immediatamente a casa,
quando Dio abbassò il Suo sguardo su di me
e mi sorrise dal Suo grande trono dorato,
mi disse: “Ecco l’eternità e tutto quanto ti ho promesso.
Ormai il tuo tempo sulla terra è consumato,
ma da oggi la tua vita ricomincia qui.
Non ti prometto nessun domani,
ma il tuo oggi durerà per sempre,
e poiché ogni giorno sarà così
non sentirai nostalgia del passato.
Sei stato molto fedele,
sei stato fiducioso e sincero,
anche se talvolta
hai commesso degli errori
che sapevi di non dover fare.
Ma sei stato perdonato
e ora sei finalmente libero.
Vuoi darmi la mano
e condividere la vita con me?”
Così, quando domani arriverà senza di me,
non pensare che siamo lontani,
perché ogni volta che mi penserai,
io ci sarò,
in fondo al tuo cuore.



Messaggio di KATIA
05/02/2013 19:32

Ciao Pasquale, ti voglio bene.


Messaggio di SILVIA
08/12/2012 19:32

solo un saluto...........


Messaggio di MAGDA
08/10/2012 16:32

Mi manchi.............................................


Messaggio di ALESSIO
21/12/2011 11:10

Dieci anni che non ci sei.
Dieci anni sono passati, uno sull'altro, come inutili strati di pelle su una piaga troppo fonda per non dolere.
Amo la vita, i miei figli, amo perfino il mio destino, sulla fiducia, ma se mi guardo indietro mi sento mancare.
Centoventi mesi giacciono, sparsi ovunque, come sacchi vuoti, inanimati e traslucidi come mute di serpe.
Quanto è vana la frenetica operosità che, giorno per giorno, vuota i tubetti di dentifricio, riduce a rottami auto fiammanti, consuma le cartilagini delle nostre ginocchia.
Siamo un fiume di biglie che rotolano sul piano inclinato del tempo, senza controllo, e saltellano allegramente verso la fine.
Una vertigine senza il vuoto, un urlo senza aria da spostare, questo resta del frettoloso e disordinato incalzare delle ore.
Mi manchi.



Messaggio di MAGDA
08/10/2011 16:32

sono trascorsi ormai dieci anni, ma sembra ieri di sentire la tua voce che riempiva i vuoti della mia esistenza....


Messaggio di ALESSIO
21/09/2011 11:10

Saresti stato uno splendido sessantenne.


Messaggio di CLARA
21/02/2011 14:25

Ehi ciao,
oggi ho proprio bisogno di te. Ah se solo mi potessi rispondere! Da qualche mese sto vivendo un momento complicato: un "caro" amico, molto caro, mi chiede di aiutarlo. Non so cosa fare, la situazione è molto delicata e seria, non vorrei fargli più male che bene. Tu che sai molto di me, illuminami e fammi capire se ce la posso fare.



Messaggio di ALESSIO
21/09/2010 11:10

Dei diciassette anni fra i “gemelli a distanza” ne restano otto, sempre meno,
e già nei miei ricordi sembri un ragazzino



Messaggio di CLARA
31/03/2010 12:13

Ciao, Amico caro, è tanto che non ti invio un pensiero................... Ma nei miei ci sei sempre con infinita tristezza e tanta amara nostalgia.


Messaggio di MAGDA
21/09/2009 15:39

Auguri, ancora.......


Messaggio di ALESSIO
21/12/2008 08:58

Sette anni di vuoto. Ogni eco è spenta.
La memoria conserva ma costruisce, demolisce.



Messaggio di CLARA
22/11/2007 12:36

VIVERE NEI CUORI CHE HAI LASCIATO DIETRO DI TE...................................
NON E' MORIRE.



Messaggio di ROBERTO
05/11/2007 10:14

Caro Pasquale,
solo ieri sera sono venuto a sapere da Clara della possibilità di ricordarti e di
leggere pensieri di tante persone che ti hanno voluto bene.
E così mi viene spontaneo rivolgermi a te, mentre nel sottofondo ascolto una bella
melodia. Siamo stati colleghi di lavoro, non abbiamo mai lavorato nello stesso
ufficio, in fondo non siamo stati mai molto amici, nel senso che non c'è stata mai
occasione per approfondire il nostro rapporto.
Eppure ho avuto sempre modo di apprezzare il tuo carattere gioviale, la tua
signorilità, la tua profonda cultura bancaria, il tuo simpatico sorriso sornione -
come dice Silvia -, e la tua sempre grande disponibilità.
Ricordo che quando, in mancanza del mio diretto superiore, venivo da te per una
"firma" sui documenti, e mi tenevo ad una certa distanza, in attesa che tu ti
liberassi dell'impegno che avevi, tu, non appena te ne accorgevi, mi facevi subito
cenno di avvicinarmi, e, sorridendomi, mi dicevi: - e che problemi ci sono? Dai pure
qua.
Piccole cose, ma che mi hanno sempre fatto capire quanto questi atteggiamenti
potessero rendere più accettabile e bello il nostro lavoro.
Ah, se tutti si sforzassero di usare col collega la generosità, la lealtà, la
disponibilità, che erano così naturali in te!
Grazie per il tuo esempio e per i sentimenti che sai suscitare in noi.
Roberto



Messaggio di CARLO
24/05/2006 10:28

Nei giorni scorsi, Camillo C. che non finiva mai di dirmi quanto ti apprezzava per le tue doti professionali e umane, e che ti aveva preceduto nella sofferenza, nella peggiore che ci sia, quella della "malattia che non c'è" per il sistema sanitario italiano (la S.L.A.- sclerosi laterale amiotrofica), Ti ha raggiunto dopo un periodo di dodici anni di tormenti indicibili durante il quale ha scritto quattro libri venendo pure insignito della Commenda dal Presidente della Repubblica.. Ma Tu, Pasquale, queste cose le sai bene, perché dall'Alto si vede tutto e meglio.......
Ora potrete incontrarVi e discorrere a lungo non più di investimenti e di rendimenti, ma delle cose che avete lasciato lungo la strada precedendoci ......
Una cultura sana, vasta e profonda, un'arguzia caratteriale non comune a fronte di un suo Pari!
Io continuerò da solo nel Vostro ricordo fin quando Dio vorrà.
Cammillo, in bici, nelle nostre lunghe passeggiate senza meta, non potrò litigare più con te discorrendo animosamente di politica!
Pasquale, non potrò - tra l'altro - mai dimenticare il giorno in cui venisti a Roma, (primi mesi del 2001, credo) per un corso di aggiornamento e rifiutando di accompagnarti ad altri colleghi, salisti da me per rivedermi e scambiare quattro chiacchiere. Forzatamente riuscii a portarti in un localino francese per uno spuntino in via del Tritone,per mangiare baguette, jambon e beure.
Al ritorno in ufficio mi ringraziasti con il solito garbo e anche con occhi lucidi per la commozione di avermi rivisto e abbracciato.
Quante lacrime versate senza ritegno davanti ai colleghi sulla mia scrivania in quel maledetto dicembre 2001!
Grazie ad Annamaria per questa opportunità di colloquio con Te che dall'alto del Cielo ci guardi e sorridi per le nostre umane sciocchezze di ogni giorno, proprio e sempre le stesse che ci fanno arrabbiare scioccamente e che a Te fanno solo sorridere.
Carlo, con affetto grande e con antica stima.



Messaggio di MAGDA
14/02/2006 20:55

Così scrivevi:

Parole scritte
e mai più lette
sopra un mare d’inverno.

E quello che abbiamo perduto
e non vivremo,
e quello che abbiamo vissuto
e ci fu tolto,
e quello che è tuo
ed è mio
e non più nostro,
soltanto parole
scritte
da non leggere mai più.

Ed il sole e tutto
e la notte e tutto
ed ogni cosa.

Allora vieni
quando avrò perduto me stesso
e non sarai più nulla.

Pasquale Di Tommaso



Messaggio di MAGDA
22/12/2005 10:02

Mi fermero' senza dubbio stupito,
se mai ci ritroveremo in una vita futura,
nel cammino e alla luce d'un altro mondo lontano.

Capiro' che i tuoi occhi, simili alle stelle dell'alba,
sono appartenuti a questo cielo notturno e dimenticato
d'una vita passata.

Si', comprendero' che la magia del tuo viso,
è pronta ancora al balenare appassionato del mio
sguardo,
in un incontro immemorabile e che al mio amore
tu devi un mistero di cui non conosci piu' l'origine.

Rabindranath Tagore



Messaggio di CLARA
21/12/2005 08:58

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci FRATELLO mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua felicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un pò più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci FRATELLO mare.



Messaggio di SILVIA
20/12/2005 12:27

amico mio.... mi torni in mente ..e mi manchi...guardo la tua foto che mi sorride sornione...e mi piace ricordati così. buon natale pasquale


Messaggio di SILVIA
20/12/2005 12:19

in questi giorni di festa il mio pensiero corre a te..amico


Messaggio di COSIMO
26/09/2005 13:23

Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace. (Seneca)


Messaggio di ALESSIO
05/08/2005 02:07

L'hai recitata come solo tu sapevi fare, manco l'avessi scritta tu. Qualche piccola, geniale correzione, commosso, in un intreccio di umano timore e fiera fermezza, un mattatore, l'unico che abbia mai conosciuto. Eppure eri già costretto a letto, in ospedale. Nel frattempo soffrivi, morivi... ed io non ho mai voluto credereci.

- IL MIO FUNERALE di Nazim Hikmet -

Il mio funerale partirà dal nostro cortile?
Come mi farete scendere giù dal terzo piano?
La bara nell'ascensore non c'entra
e la scala è tanto stretta.

Il cortile sarà, forse, pieno di sole, di piccioni
forse nevicherà, i bambini giocheranno strillando
forse sull'asfalto bagnato cadrà la pioggia
e al solito ci saranno i bidoni per l'immondezza.

Se mi tiran su nel furgone col viso scoperto, come usa qui,
forse mi cadrà in fronte qualcosa di un piccione, porta fortuna,
che ci sia o no la fanfara, i bambini accorreranno
i bambini sono sempre curiosi dei morti.

La finestra della nostra cucina mi seguirà con lo sguardo
il nostro balcone mi accompagnerà col bucato steso.
Sono stato felice in questo cortile, pienamente felice.
Vicini miei del cortile, vi auguro lunga vita, a tutti.



Messaggio di CLARA
31/05/2005 16:43

I RICORDI NON MUOIONO MAI. E TU NEI MIEI CI SEI SEMPRE.


Messaggio di MAGDA
27/02/2005 23:29

ti sento sempre nell'aprirsi del mio giorno, nel trascorso del mio tempo, nel tramonto dei miei silenzi, aspettami ancora un po' mio cavaliere, e tutto ricomincerà di nuovo....


Messaggio di ALESSIO
14/07/2004 03:28

Mamma ti ha raggiunto, abbracciala da parte mia.


Messaggio di ALESSIO
04/06/2003 03:35

Grazie per aver aiutato Michele a farcela.


Messaggio di ALESSIO
09/03/2003 10:14

Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.
Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore.
Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.
Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.
Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granchè utili, perchè quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora.
Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.
Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.

Gabriel Garcìa Màrquez



Messaggio di ANTONIO
13/08/2002 12:03

Oh Capitano! Mio Capitano!
il nostro duro viaggio è finito,
la nave ha scapolato ogni tempesta,
il premio che cercavamo ottenuto, il porto è vicino,
sento le campane,
la gente esulta, mentre gli occhi seguono la solida chiglia,
il vascello severo e audace:
ma, o cuore,
cuore,
cuore!
gocce rosse di sangue dove
sul ponte
il mio Capitano giace caduto freddo morto.

0 Capitano! Mio Capitano!
alzati a sentire le campane;
alzati per te la bandiera è gettata
per te la tromba suona,
per te i fiori, i nastri, le ghirlande
per te le rive di folla per te urlano, in massa, oscillanti,
i volti accesi verso di te;
ecco Capitano!
Padre caro!
Questo mio braccio sotto la nuca!
E' un sogno che sulla tolda sei caduto freddo, morto.

Il mio Capitano non risponde,
esangui e immobili le sue labbra,
non sente il mio braccio, non ha battiti, volontà,
la nave è all'ancora sana e salva,
il viaggio finito, dal duro viaggio la nave vincitrice torna,
raggiunta la meta;
esultate rive, suonate campane!
Ma io con passo funebre cammino sul ponte
dove il Capitano giace freddo, morto.



Messaggio di ALESSIO
09/01/2002 11:07

Hai chiesto che fosse letta al tuo funerale ma... chi avrebbe potuto renderla al meglio se non tu, abbiamo preferito ricordarla recitata da te.

- BLUES IN MEMORIA di W. H. Auden. -

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete il pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.

Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.

Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.

Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.



Messaggio di ALESSIO
22/12/2001 11:10

...ci vorrebbero parole essenziali, vibranti,
come quelle che sapeva trovare Pasquale,
ma oggi Pasquale non può parlare,
tocca a qualcun altro...
...ed è un compito semplice.
Perché non bisogna cercare aggettivi,
inventare qualità.
Chi ha avuto la fortuna di condividere
un solo momento con Pasquale,
e per gli altri mi dispiace,
conosce la sua generosità disinteressata,
la sua lealtà incondizionata,
la sua cultura enciclopedica,
il suo gusto raffinato,
la sua eleganza e la sua indiscutibile classe.
Uno splendido uomo che ha conosciuto il successo
sul lavoro e nella vita,
un gentiluomo impeccabile e,
allo stesso tempo,
un mattatore nelle serate in compagnia
ma pur sempre pronto a mettersi in discussione
a misurarsi con le esperienze che la vita non gli ha risparmiato,
con umiltà e dignità.
La stessa dignità con cui ha vissuto la sua
lunga e dolorosa malattia,
affrontata...
...ma mai accettata,
e come poteva un sovrano adattarsi ad una condizione simile.
Riposa in pace, fratello.