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ALESSIO

La bicicletta da viaggio
12/03/2013 16:16:28
Post di ALESSIO
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La bicicletta è uno strumento magico che moltiplica le capacità dinamiche di un uomo demoltiplicandone gli sforzi. Come ogni strumento è soggetta a interpretazioni legate all’impiego. La bici da viaggio ideale ha le caratteristiche di leggerezza, dinamica e scorrevolezza di una bici da corsa, la robustezza, la guidabilità, la tenuta di strada e la frenata di una mountain bike, le capacità di carico di un triciclo da panettiere. Proviamo ad avvicinarci all’impossibile per compromessi.

Telaio
Un buon telaio in acciaio cromo molibdeno è l’ideale per viaggiare in sicurezza e comfort ma recenti scelte di mercato rendono questi telai sempre meno diffusi. I telai in alluminio sono più rigidi, ovvero, più prestazionali ma meno confortevoli e, soprattutto, meno resistenti al carico localizzato del portapacchi.
Ci sono diverse leghe d’alluminio, le più diffuse sono la 7005, più pregiata, e la 6061, più economica.
In realtà non vi sono differenze enormi fra i due tipi di lega in quanto, come per l’acciaio, conta molto la bontà del progetto e dei processi di fabbricazione.
Un telaio in carbonio è più rigido e meno pesante di quelli convenzionali ma, anche in questo caso, tutto dipende dalla bontà del progetto. Più che per qualsiasi altro materiale la destinazione d’uso deve essere stabilita a priori in quanto spessori e carichi hanno tolleranze sul filo del chilogrammetro.
Un telaio da cicloturismo ha caratteristiche peculiari che tengono conto dei carichi del bagaglio e questo, soprattutto nel caso del carbonio, fa lievitare i costi. Il risparmio sul peso complessivo di una bici è un vantaggio ma nel caso di una bici da cicloturismo è meno apprezzabile: basta una maglietta di ricambio e mezzo litro d’acqua per annullarlo. Un viaggio in bici ha indubbiamente degli aspetti tecnici ma anche dei forti risvolti emotivi, la scelta della bici resta una questione personale e se per qualcuno avere il telaio in carbonio è motivo di godimento non vedo perchè debba privarsene, anzi, la soddisfazione personale deve essere la priorità, il vero scopo da perseguire, anche se non totalmente giustificato da esigenze tecniche.
D’altra parte si può decidere di partire con una bici inadatta, vecchia o poco performante per scelta, è come fare Capo Nord in Renault 4, vuoi mettere?
Insomma, noi siamo cicloturisti, viaggiamo con il nostro piccolo camper a pedali, e qualche etto in più non cambia il bilancio di un viaggio. Tipo e qualità di tubi e saldature, trattamenti antiossidanti e verniciatura sono i veri aspetti che fanno la differenza fra un telaio qualsiasi e un buon telaio da cicloturismo. Il telaio da trekking con geometria ed impianto frenante da mountain bike e ruote da 28 pollici è il comun denominatore delle bici che reputo più adatte.

Deragliatori
Il cambio deve essere di buona qualità, vi sconsiglio di risparmiare su questo componente ma allo stesso tempo di non buttare soldi su deragliatori ultraleggeri. Spesso i cambi di terza e quarta fascia, anche se meno leggeri, hanno le stesse caratteristiche di robustezza e precisione di quelli da competizione e qualche grammo in più non cambiera le sorti del nostro viaggio. Per esempio, la Shimano produce molti cambi da off-road e, partendo dal più sofisticato si chiamano: XTR, XT, LX, Deore, Alivio, Acera, Altus, Turney, ecc... a mio avviso Deore e Alivio hanno il miglior rapporto qualità prezzo per il cicloturismo. In considerazione del peso dei bagagli è meglio disporre di un rapporto particolarmente demoltiplicato che sviluppi meno di tre metri per pedalata. I deragliatori devono funzionare senza incertezze o rumori persistenti, le operazioni di lubrificazione e regolazione sono semplici e potrete apprezzarle nei momenti critici. Non incrociate la catena cercando a casaccio la moltiplica: avendo ben chiaro il ventaglio di rapporti di cui disponete eviterete attriti, rumori molesti, maggiore sforzo e usura precoce a causa della posizione obliqua della catena. A questo proposito il form sottostante calcola lo sviluppo metrico di tutti i rapporti allo scopo di aiutarvi ad ottimizzare l’utilizzo del cambio.

https://www.bikeride.it/cicloturismo/bicicletta.php?id=8976


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Metri sviluppati da una pedalata
Inserisci il numero di denti di ogni ingranaggio della guarnitura nella prima colonna in ordine decrescente partendo dalla cella bordata. Inserisci il numero di denti di ogni ingranaggio del pignone nell’ultima riga in ordine crescente partendo dalla cella bordata. Le celle inutilizzate vanno lasciate vuote, quelle bordate sono obbligatorie. Per ottimizzare l’utilizzo del cambio evita i rapporti contrassegnati dal "NO".
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